
ALL’INGRESSO
Oggi una luce risplende su noi perché è
nato il Signore.
Ed è chiamato ammirabile consigliere, Dio potente,
padre di tutti i secoli, principe della pace.
Il suo regno non avrà fine.
Si dice il Gloria.
ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA
O Dio, che hai consacrato questo giorno
con l’incarnazione del tuo Verbo e con la verginale maternità di Maria,
concedi di celebrare nella gioia questo mistero che ci fa tuoi familiari
e, salvati da questo dono di grazia, rendici degni dell’eredità
promessa. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che
vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli
dei secoli.
LETTURA
Lettura del profeta Isaia (8, 23b-9,6a)
Il popolo che camminava nelle
tenebre ha visto una grande luce; ci è stato dato un figlio, Dio
potente.
In passato il Signore Dio umiliò la terra
di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via
del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti.
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Madian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Parola di Dio.
SALMO
dal Salmo 95
R.
Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Acclamino davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
EPISTOLA
Lettera agli Ebrei (1,1-8a)
Dio, che aveva parlato per mezzo dei
profeti, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Fratelli, Dio, che molte volte e in
diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei
profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del
Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha
fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e
tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la
purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto
dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente
del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato?
E ancora:
Io sarò per lui padre
ed egli sarà per me figlio?
Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice:
Lo adorino tutti gli angeli di Dio.
Mentre degli angeli dice:
Egli fa i suoi angeli simili al vento,
e i suoi ministri come fiamma di fuoco,
al Figlio invece dice:
Il tuo trono, Dio, sta nei secoli
dei secoli.
Parola di Dio.
CANTO AL VANGELO
Alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.
PRIMA DEL VANGELO
Gloria a Dio nel più alto dei cieli e
sulla terra pace.
Alleluia, alleluia, alleluia.
VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Luca (2,1-14)
La Vergine diede alla luce il suo figlio
primogenito; vi erano alcuni pastori: la gloria del Signore li avvolse
di luce.
In quei giorni. Un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando
Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire,
ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città
di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli
apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi
censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano
in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce
il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una
mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto,
vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo
del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di
luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non
temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo:
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo
Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce,
adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una
moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini,
che egli ama».
Parola del Signore.
DOPO IL VANGELO
Ecco, vi annunzio una grande gioia
che sarà di tutto il popolo:
nella città di Davide oggi è nato per voi un Salvatore.
È il Redentore del mondo, e il suo regno non avrà fine.
A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA
PAROLA
O Dio, che in modo mirabile ci hai creato a
tua immagine e in modo ancor più mirabile ci hai rinnovato e redento,
donaci di essere partecipi della vita divina di Cristo tuo Figlio che ha
voluto condividere con noi la condizione di uomo, e vive e regna nei
secoli dei secoli.
Si dice il Credo (alle parole: E per
opera dello Spirito Santo…si è fatto uomo, si genuflette)
SUI DONI
In questo giorno festoso in cui hai dato
al mondo il tuo Figlio accogli la nostra offerta, o Padre clemente, e
con la tua bontà senza fine, per questo salvifico scambio di doni,
conformaci sempre più a Cristo che ha innalzato l’uomo accanto a te
nella gloria, e vive e regna nei secoli dei secoli.
PREFAZIO
È veramente cosa buona e giusta, renderti
grazie, o Padre di misericordia infinita.
Il tuo Figlio unigenito fu concepito da Maria che divenne madre e rimase
vergine intatta. Ella credette alla parola dell’angelo e concepì il
Verbo in cui aveva creduto. La sua integrità rimase tanto illibata che
madre della verginità la possiamo proclamare. Beato il grembo santo
della vergine Maria, che tra tutte le donne sola meritò di portare il
Signore del mondo e di darlo alla luce per la nostra salvezza eterna.
Gioisca oggi tutto l’universo, gioiscano le schiere innumerevoli degli
angeli mentre a loro ci uniamo nell’inno della tua gloria: Santo, santo,
santo…
ALLO SPEZZARE DEL PANE
Grande è il mistero di salvezza:
Vergine è colei che ha generato,
e il figlio di una donna è uomo e Dio.
È il Creatore di tutte le cose,
è il Signore della sua stessa madre.
ALLA COMUNIONE
Gioisci, piena di grazia, il Signore è
con te.
Tu sei l’esultanza degli angeli,
sei la Vergine madre, la gioia dei profeti!
Tu, per l’annunzio dell’angelo,
generasti la gioia del mondo, il tuo Creatore e Signore.
Gioisci perché fosti degna di essere madre di Cristo.
DOPO LA COMUNIONE
A noi, che celebriamo gioiosi il giorno
della nascita del tuo Figlio unigenito, dona, o Dio, di intuire con fede
più penetrante la bellezza salvifica di questo mistero e di possederne
la grazia con amore più vivo. Per Cristo nostro Signore.
 |