PASSIONE  DEL  SIGNORE

secondo il Rito Ambrosiano

 

 

 

INIZIO DEI VESPRI

Il sacerdote, alla sede, saluta il popolo:

Il Signore sia con voi.

Il popolo risponde:

E con il tuo spirito.

 

 

Il sacerdote, o un altro ministro, presenta brevemente il senso della celebrazione.

 

Ci troviamo raccolti a commemorare e rivivere la Passione del Signore.

La Chiesa contempla il suo Sposo che, morendo, si offre vittima al Padre per liberare tutta l'umanità dal peccato e dalla morte. Noi adoriamo in questa celebrazione il mistero della nostra salvezza e disponiamo il nostro cuore nella fede e nel pentimento perché possiamo essere raggiunti, guariti e santificati dal sacrificio di Cristo Redentore.

 

 

Si canta il lucernario, durante il quale si accendono le candele e le luci della chiesa e si incensa l'altare.

 

LUCERNARIO

O Dio, tu sei la mia luce;

Dio mio, rischiara le mie tenebre.

 

Per te sarò liberato dal male;

Dio mio, rischiara le me tenebre.

 

O Dio, tu sei la mia luce;

Dio mio, rischiara le mie tenebre.

 

 

PRIMA LETTURA

Is 49, 24-26, 50, 1-11

Dal libro del profeta Isaia.

 

Si può forse strappare la preda al forte?

Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno?

Eppure dice il Signore: "Anche il prigioniero sarà strappato al forte,

la preda sfuggirà al tiranno.

Io avverserò i tuoi avversari;

io salverò i tuoi figli.

Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori,

si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto.

Allora ogni uomo saprà

che io sono il Signore, tuo salvatore,

io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe".

Dice il Signore:

"Dov'è il documento di ripudio di vostra madre, con cui l'ho scacciata?

Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?

Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti,

per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre.

Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto?

Perché, ora che chiamo, nessuno risponde?

É forse la mia mano troppo corta per riscattare

oppure io non ho la forza per liberare?

Ecco, con una minaccia prosciugo il mare,

faccio dei fiumi un deserto.

I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto,

muoiono di sete.

Rivesto i cieli di oscurità,

do loro un sacco per mantello".

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,

perché io sappia indirizzare allo sfiduciato

una parola.

Ogni mattina

fa attento il mio orecchio

perché io ascolti come gli iniziati.

Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio

e io non ho opposto resistenza,

non mi sono tirato indietro.

Ho presentato il dorso ai flagellatori,

la guancia a coloro che mi strappavano la barba;

non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi.

Il Signore Dio mi assiste,

per questo non resto confuso,

per questo rendo la mia faccia dura come pietra,

sapendo di non restare deluso.

É vicino chi mi rende giustizia;

chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.

Chi mi accusa?

Si avvicini a me.

Ecco, il Signore Dio mi assiste:

chi mi dichiarerà colpevole?

Ecco, come una veste si logorano tutti,

la tignola li divora.

Chi tra di voi teme il Signore,

ascolti la voce del suo servo!

Colui che cammina nelle tenebre,

senza avere luce,

speri nel nome del Signore,

si appoggi al suo Dio.

Ecco, voi tutti che accendete il fuoco,

e tenete tizzoni accesi,

andate alle fiamme del vostro fuoco,

tra i tizzoni che avete acceso.

Dalla mia mano vi è giunto questo;

voi giacerete fra le torture.

 

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

SALMELLO

Sl 21, 17-20. 3. 5. 23-24

Hanno forato le mie mani e i miei piedi, *

posso contare tutte le mie ossa.

 

Essi mi guardano, mi osservano:

si dividono le mie vesti, *

sul mio vestito gettano la sorte.

 

Ma tu, Signore, non stare lontano, *

mia forza accorri in mio aiuto.

 

Dio, invoco di giorno e non rispondi, *

grido di notte e non trovo riposo.

 

In te hanno sperato i nostri padri, *

hanno sperato e tu li hai liberati.

 

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *

ti loderò in mezzo all'assemblea.

 

Lodate il Signore, voi che lo temete,

gli dia gloria la stirpe di Giacobbe, *

lo tema tutta la stirpe di Israele.

 

 

ORAZIONE

Preghiamo.

Volgi benevolo il tuo sguardo, o Dio misericordioso, su questa famiglia, per la quale il Signore nostro Gesù Cristo, consegnandosi liberamente nelle mani dei carnefici subì il supplizio della croce, e ora glorioso, vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

oppure:

 

Preghiamo.

Dio misericordioso, che per la nostra redenzione hai accettato il sacrificio di Cristo, infrangi l'opera del demonio e spezza le catene della colpa; fa' che l'antico contagio del male non torni a deturpare l'uomo nuovo che tu hai rigenerati. Per Gesù Cristo nostro Signore.

 

 

SECONDA LETTURA

Is 53. 1-12

Dal libro del profeta Isaia.

 

Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?

A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

É cresciuto come un virgulto davanti a lui

e come una radice in terra arida.

Non ha apparenza né bellezza

per attirare i nostri sguardi,

non splendore per provare in lui diletto.

Disprezzato e reietto dagli uomini,

uomo dei dolori che ben conosce il patire,

come uno davanti al quale ci si copre la faccia,

era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,

si è addossato i nostri dolori

e noi lo giudicavamo castigato,

percosso da Dio e umiliato.

Egli è stato trafitto per i nostri delitti,

schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;

per le sue piaghe noi siamo stati guariti.

Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,

ognuno di noi seguiva la sua strada;

il Signore fece ricadere su di lui

l'iniquità di noi tutti.

Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la sua bocca;

era come agnello condotto al macello,

come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,

e non aprì la sua bocca.

Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;

chi si affligge per la sua sorte?

Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,

per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.

Gli si diede sepoltura con gli empi,

con il ricco fu il suo tumulo,

sebbene non avesse commesso violenza

né vi fosse inganno nella sua bocca.

Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.

Quando offrirà se stesso in espiazione,

vedrà una discendenza, vivrà a lungo,

si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.

Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce

e si sazierà della sua conoscenza;

il giusto mio servo giustificherà molti,

egli si addosserà la loro iniquità.

Perciò io gli darò in premio le moltitudini,

dei potenti egli farà bottino,

perché ha consegnato se stesso alla morte

ed è stato annoverato fra gli empi,

mentre egli portava il peccato di molti

e intercedeva per i peccatori.

 

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio.

 

 

RESPONSORIO

Mt 27, 45-46. 50-51; Gv 19, 34

Dense tenebre coprirono tutta la terra, mentre i Giudei crocifiggevano Gesù.

Verso le tre del pomeriggio, Gesù invocò a gran voce: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Uno dei soldati gli trafisse il fianco con una lancia, dopo che egli, chinata la testa, emise lo spirito.

Ecco subito un gran terremoto, il velo del tempio si strappò e la terra si scosse, dopo che egli, chinata la testa, emise lo spirito.

 

 

VANGELO

Mt 27, 1-66

Passione del Signore nostro Gesù Cristo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore.

 

Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire. Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato. Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani dicendo: "Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente". Ma quelli dissero: "Che ci riguarda? Veditela tu!". Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: "Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue". E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo fu denominato "Campo di sangue" fino al giorno d'oggi. Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l'interrogò dicendo: "Sei tu il re dei Giudei?". Gesù rispose "Tu lo dici". E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. Allora Pilato gli disse: "Non senti quante cose attestano contro di te?". Ma Gesù non gli rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore. Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: "Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?". Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: "Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua". Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: "Chi dei due volete che vi rilasci?". Quelli risposero: "Barabba!". Disse loro Pilato: "Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?". Tutti gli risposero: "Sia crocifisso!". Ed egli aggiunse: "Ma che male ha fatto?". Essi allora urlarono: "Sia crocifisso!". Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: "Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!". E tutto il popolo rispose: "Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli". Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!". E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo. Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui. Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: "Questi è Gesù, il re dei Giudei". Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: "Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!". Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: "Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. É il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!". Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo. Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni?", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: "Costui chiama Elia". E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: "Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!". E Gesù, emesso un alto grido, spirò.

 

Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa.

 

Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!". C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.

 

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo.

 

 

ADORAZIONE DELLA CROCE

Dopo l'omelia, il sacerdote, con i ministri, si porta davanti alla croce e recita una della seguenti orazioni.

 

Orazioni

Preghiamo.

O Dio, che ci ami con amore di Padre, e, in premio della sua fede, nello stesso giorno, portasti il ladro pentito dalla croce al paradiso, liberaci dalle nostre ingiustizie e rendici eredi dei tuoi bene eterni. Per Gesù Cristo nostro Signore.

 

oppure:

 

Preghiamo.

Dio, che hai redento l'uomo col sangue prezioso del tuo Figlio Unigenito, a quelli che adorano la croce concedi la liberazione dal peccato e la vita eterna che dalla stessa croce è scaturita. Per Gesù Cristo nostro Signore.

 

 

Si  forma la processione per portare la croce all'altare lungo la navata centrale.

 

In fondo alla chiesa si fa la prima sosta e si canta:

 

Ecco il legno della croce,

al quale fu sospeso

colui che è la salvezza del mondo.

 

Venite adoriamo.

 

Tutti si inginocchiano.

 

La seconda sosta si fa al centro della chiesa, la terza prima di entrare nell'ambito dell'altare; di volta in volta l'invito Ecco il legno della croce... viene cantato in tono più alto. La croce viene deposta sui gradini dell'altare.

 

 

Mentre il clero fa l'adorazione, si cantano le seguenti antifone, alternandole con il salmo 21.

 

ANTIFONE

 

1.

O Signore, adoriamo la tua croce

e cantiamo gloria alla tua risurrezione.

 

2.

Adoriamo la tua croce, o Signore;

adoriamo il mistero della tua croce

e la salvezza che viene da te crocifisso.

 

3.

Noi ti lodiamo, o Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua croce hai redento il mondo

 

 

Sl 21, 2a. 4-5. 7-9. 12-16. 20-23

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? 

Eppure tu abiti la santa dimora, *

tu, lode di Israele.

 

In te hanno sperato i nostri padri, *

hanno sperato e tu li hai liberati.

 

Ma io sono verme, non uomo, *

infamia degli uomini,

rifiuto del mio popolo.

 

Mi scherniscono quelli che mi vedono,

storcono le labbra, scuotono il capo:

 

"Si è affidato al Signore, lui lo scampi;

lo liberi, se è suo amico".

 

Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina *

e nessuno mi aiuta.

 

Mi circondano tori numerosi,

mi assediano tori di Basan.

 

Spalancano contro di me la loro bocca *

come leone che sbrana e ruggisce.

 

Come acqua sono versato, *

sono slogate tutte le mie ossa.

 

Il mio cuore è come cera, *

si fonde in mezzo alle mie viscere.

 

E' arido come un coccio il mio palato,

la mia lingua si è incollata alla gola, *

su polvere di morte mi hai deposto.

 

Ma tu, Signore, non stare lontano, *

mia forza, accorri in mio aiuto.

 

Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, *

ti loderò in mezzo all'assemblea.

 

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Per tutto il tempo della preghiera, i fedeli possono rimanere in ginocchio o in piedi.

 

1.

PER LA SANTA CHIESA

Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa Chiesa: il Signore le conceda unità e pace, la protegga su tutta la terra  e doni a noi di vivere per la sua gloria.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, che in Cristo hai rivelato la tua gloria a tutte le genti, custodisci l'opera della tua misericordia e fa' che la santa Chiesa, diffusa su tutta la terra, perseveri con fermezza di fede nella professione del tuo nome. Per Cristo nostro Signore.

 

2.

PER IL PAPA

Preghiamo per il nostro santo padre il papa N.: il Signore Dio nostro, che lo ha eletto nell'ordine episcopale, lo conservi alla sua Chiesa per guidare il popolo santo di Dio.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

Dio onnipotente ed eterno, sapienza che reggi tutte le cose, ascolta benigno le nostre preghiere: custodisci con paterna bontà il papa che tu hai scelto per noi perché sotto la sua guida il popolo cristiano, di cui tu sei il pastore unico e vero, cresca nella fede. Per Cristo nostro Signore.

 

3.

PER TUTTI GLI ORDINI SACRI E PER TUTTI I FEDELI

Preghiamo per il nostro vescovo N. e per tutti i vescovi, per i sacerdoti e per i diaconi, per tutti quelli che svolgono un ministero nella Chiesa e per il popolo di Dio.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo Spirito guidi e santifichi la Chiesa, accogli la preghiera che ti innalziamo perché secondo il dono della tua grazia tutti i membri della comunità, nel loro ordine e grado, ti possano fedelmente servire. Per Cristo nostro Signore.

 

4.

PER I CATECUMENI

Preghiamo per catecumeni: il Signore Dio apra loro i cuori alla sua misericordia  perché nell'acqua del battesimo ricevano il perdono di tutti i peccati e siano incorporati a Cristo Gesù, nostro Salvatore.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, che rendi la tua Chiesa sempre feconda di nuovi figli, accresci nei catecumeni la luce della fede perché rinati nel fonte battesimale, siano accolti tra i tuoi figli di adozione. Per Cristo nostro Signore.

 

5.

PER L'UNITA' DEI CRISTIANI

Preghiamo per tutti i fratelli che credono in Cristo: il Signore Dio nostro conceda loro di vivere secondo la verità che professano e li raduni e li custodisca nell'unica sua Chiesa.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, che riunisci i dispersi e li serbi nell'unità, guarda con amore al gregge del Figlio tuo; raccogli nell'integrità della fede e nel vincolo della carità quelli che un unico battesimo ha consacrato. Per Cristo nostro Signore.

 

6.

PER GLI EBREI

Preghiamo per i figli del popolo ebraico: il Signore Dio nostro, che un tempo parlò ai loro padri, li aiuti a progredire nel suo amore e nella fedeltà alla sua alleanza.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, che ad Abramo e alla sua discendenza hai donato le tue promesse, ascolta la preghiera della tua Chiesa perché  quello che un tempo fu il tuo popolo eletto possa giungere alla pienezza della redenzione. Per Cristo nostro Signore.

 

7.

PER I NON CRISTIANI

Preghiamo per quelli che non credono in Cristo: illuminati dallo Spirito santo, possano entrare anch'essi nella via della salvezza.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, ai nostri fratelli che camminano alla tua presenza in sincerità di cuore, ma non conoscono Cristo, concedi di trovare la verità; e a noi dona di crescere nella carità reciproca e di vivere più profondamente il tuo mistero di salvezza per essere nel mondo testimoni più credibili del tuo amore paterno. Per Cristo nostro Signore.

 

8.

PER QUELLI CHE NON CREDONO IN DIO

Preghiamo per quelli che non credono in Dio perché, vivendo con bontà e con rettitudine di cuore, arrivino a conoscerlo e ad amarlo..

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, che infondesti nel cuore degli uomini così profonda nostalgia di te, che solo quando ti trovano hanno pace, concedi ai nostri fratelli di scorgere nel mondo i segni della tua bontà e, vedendo la testimonianza di amore di quelli che credono, di riconoscerti con gioia come unico vero Dio, padre di tutti. Per Cristo nostro Signore.

 

9.

PER I GOVERNANTI

Preghiamo per quelli che sono chiamati a reggere la comunità civile: il Signore Dio li illumini e li guidi a cercare il bene di tutti nella libertà, nella giustizia e nella pace.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranze degli uomini e i diritti di popoli; illumina coloro che ci governano perché promuovano in una pace duratura il progresso sociale e morale, e la libertà civile e religiosa. Per Cristo nostro Signore.

 

10.

PER QUELLI CHE SOFFRONO

Preghiamo, fratelli carissimi,  Dio Padre onnipotente perché salvi l'umanità da ogni male: allontani le epidemie, vinca la fame e l'ignoranza, abbatta i muri di ogni separazione, liberi gli oppressi, protegga chi è in viaggio, conceda il ritorno ai lontani da casa, la consolazione ai tribolati, la salute ai malati, ai morenti la salvezza eterna.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti e sostegno dei deboli, ascolta il grido dell'umanità sofferente e accorri in suo aiuto perché tutti si rallegrino di avere sperimentato la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

 

11.

PER I DEFUNTI

Preghiamo per i nostri fratelli che sono morti nella pace di Cristo: associati a lui nel destino di sofferenza e di morte, possano partecipare alla gloria della sua risurrezione.

 

Preghiera silenziosa; poi il sacerdote continua:

 

O Dio onnipotente ed eterno, che hai abbandonato il tuo unico Figlio alla morte di croce perché tutti noi, chiamati a morire con lui, potessimo con lui rinascere alla vita, dona ai nostri fratelli, che nella fede hanno lasciato questo mondo, di entrare nella gioia della luce senza fine. Per Cristo nostro Signore.

 

 

CONCLUSIONE

Preghiamo.

O Dio, che hai dato agli uomini come modello di umiltà e di pazienza Gesù Cristo nostro fratello e nostro redentore morto in croce per noi, donaci di accogliere gli insegnamenti della sua passione e di condividere la sua gloria di Salvatore risorto, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

 

Benedetto il Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

Il Signore ci benedica e ci esaudisca.

Amen.

Andiamo in pace.

Nel nome di Cristo.