COMMEMORAZIONE  DELL'INGRESSO

DEL  SIGNORE  IN  GERUSALEMME

secondo il Rito Ambrosiano

 

 

 

PRIMA FORMA:  Processione.

 

All'ora stabilita, i fedeli si radunano in una chiesa succursale o in altro luogo adatto, fuori della chiesa verso la quale si dovrà dirigere la processione. I fedeli possono già portare i rami di ulivo o di palma. Il sacerdote e i ministri si recano al luogo dove si è radunato il popolo.

 

 

Si esegue un canto adatto.

 

 

Il sacerdote inizia la celebrazione dicendo:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Il popolo risponde:

Amen.

Sacerdote:

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito santo siano con tutti voi.

Popolo:

E con il tuo spirito.

 

 

Il sacerdote, o un altro ministro, esorta con queste parole o con altre simili:

 

Fratelli carissimi, questa assemblea liturgica è presente alla Pasqua del Signore, alla quale ci stiamo preparando fin dall'inizio della Quaresima.

 

 

Il sacerdote benedice gli ulivi e le palme dicendo la seguente:

 

ORAZIONE

Preghiamo.

Benedici, o Dio, questi rami di ulivo e di palma e fa' che la celebrazione di oggi si compia e si perfezioni nell'amore che ci introduce nel piano della tua misericordia e solo ci dona di riportare vittoria sul Maligno che ci opprime. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

 

Il popolo risponde:

Amen.

 

 

Il sacerdote asperge (e incensa) gli ulivi e le palme.

Se i fedeli non avessero già in mano i rami di ulivo, il sacerdote li distribuisce al clero, ai ministri ed ai fedeli. In questo caso si canta quanto segue, ripetendo, se è necessario, i versetti e l'antifona.

 

 

ANTIFONA (Mt 21, 9. 15)

I fanciulli cantavano nel tempio e dicevano: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli".

 

 

SALMO (Sl 118, 1-18)

Elogio della legge divina

 

Beato l'uomo di integra condotta, *

che cammina nella legge del Signore.

 

Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti *

e lo cerca con tutto il cuore.

 

Non commette ingiustizie, *

cammina per le sue vie.

 

Tu hai dato i tuoi precetti *

perché siano osservati fedelmente.

 

Siano diritte le mie vie, *

nel custodire i tuoi decreti.

 

Allora non dovrò arrossire, *

se avrò obbedito ai tuoi comandi.

 

Ti loderò con cuore sincero, *

quando avrò appreso le tue giuste sentenze.

 

Voglio osservare i tuoi decreti: *

non abbandonarmi mai.

 

 

Si possono anche eseguire le seguenti:

 

ANTIFONE

 

1. (Gv 12, 12-13)

Gran folla venne alla festa e a Cristo tendevano rami di palma, a lui acclamavano con voci di gioia: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore".

 

2. (Gv 12, 17-18. 13; Mt 21, 9)

Riconosceva con gioia la folla che Gesù aveva richiamato Lazzaro a vita. Perciò gli andò incontro con rami di palma gridando a gran voce: "Osanna al re d'Israele. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli".

 

3. (Sl 143, 5; Mt 21, 5. 8-9)

Il cielo si è fatto vicino e tu, Signore pietoso, senza lasciare il tuo trono sei disceso sulla terra. Tu vieni a noi, Salvatore del mondo, su mite asinello. Ti corrono incontro i fanciulli con rami di palma e cantano le tue lodi. Benedetto sei tu che vieni volontariamente a soffrire per il nostro riscatto. A te, Signore, sia gloria.

 

4. (Mt 21, 7-9)

Con rami di ulivo i fanciulli ti acclamano gioiosi. Anche noi ti cantiamo il nostro osanna. Abbi pietà di noi, Signore.

 

5. (Mt 21, 8-9)

Venite tutti ad onorare il Re dell'universo: sei giorni mancano alla sua passione. Viene il Signore nella sua città, secondo le Scritture. Accorrono lieti i fanciulli, si stendono a terra i mantelli. In alto levando l'ulivo acclamiamo a gran voce: "Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto tu sei che vieni al tuo popolo: abbi di noi pietà".

 

6. (Is 6, 3; Gv 12, 13)

Un inno cantiamo al tuo nome, Signore, o Re di Israele. Risplende la gloria divina e ricolma i cieli e la terra. Sei tu, benedetto, che vieni nel nome eterno di Dio.

 

7. (Mc 11, 9)

Osanna nell'alto dei cieli! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli!

 

 

Il sacerdote o un altro ministro, dà l'avvio alla processione con queste parole o con altre simili:

 

Imitiamo, fratelli carissimi, le folle di Gerusalemme, che acclamavano Gesù, Re e Signore, e avviamoci in letizia.

 

 

Durante la processione la schola e il popolo eseguono le antifone seguenti, o altri canti adatti alla celebrazione; oppure, se non fossero già state cantate, le antifone precedenti.

 

ANTIFONE

 

8. (Sl 117, 27a)

Il Signore è Dio, e fa risplendere su di noi la luce.

 

9. (Sl 117, 27b)

Preparate la festa con rami frondosi fino ai lati dell'altare.

 

10. (Sl 117, 28)

Tu sei il mio Dio, io ti voglio lodare.

Tu sei il mio Dio, io ti voglio esaltare.

 

11. (Sl 117, 21)

Ti ringrazio perché mi hai esaudito e sei stato la mia salvezza.

 

12. (Sl 117, 29)

Lodate il Signore perché è buono, ed eterno è il suo amore.

 

 

INNO

Magnum salútis gáudium!

Laetétur omne sáeculum:

Iesus redémptor géntium

sanávit orbem lánguidum.

 

Sex ante Paschae férias

advénit in Bethániam:

ubi pie post tríduum

resuscitávit Lázarum.

 

Nardi María pístici

sumpsit libram moxóptimi,

unxit beátos Dómini

pedes rigándo lácrymis.

 

Post haec iugális ásinae

Iesus, supérnus árbiter,

pullo sedébat, ínclytam

pergébat Iersólymam.

 

O quam stupénda píetas!

Mira Dei cleméntia!

Sessor asélli fíeri

dignátur auctor sáeculi.

 

Olim prophéta práescius

praedíxit almo Spíritu:

"Exúlta, dicens, fília

Sion, satis et iúbila.

 

Rex ecce tuus húmilis,

noli timére, véniet

pullum iugális résidens,

tibi benígnus pátiens"

 

Ramos vivéntes súmpserat

palma recísos ténera

turba, procéssit óbviam

Regi perénni plúrima.

 

Coetus sequens, et práevius,

sanctóque plenus Spíritu

clamábat: "In altíssimis

hosánna David Fílio".

 

Quidam solútis stróphiis

viam tegébant véstibus,

plurésque flore cándido

iter parábant Dómino.

 

Ad cuiusominis cívitas

commóta ingréssum trémuit

hebráea proles áurea

laudes ferébat débitas.

 

Nos ergo tanto Iúdici

currámus omnes óbviam,

palmas geréntes glóriae

mente canámus sóbria.

 

Honor, decus, impérium

sit Trinitáti únicae

Patri, Nato, Paráclito

per infiníta sáecula. Amen.

 

Oppure in italiano:

 

Gran giorno, immenso gaudio!
Le genti si rallegrino:
Gesù ha redento i popoli,
ha risanato gli uomini.

La Pasqua era già prossima
quando arrivò a Betania:
e fece là risorgere
il morto amico Lazzaro.

Maria versò un balsamo
da un vaso preziosissimo
e gli unse i piedi, tenera,
di lacrime bagnandoli.

Un asinello docile
sorregge il Potentissimo,
colui che il mondo domina
Gerusalemme visita.

Clemenza senza limiti!
Divino amor mirabile!
Il Creatore degnasi
di cavalcare un asino.

I tuoi profeti videro
ed ispirati dissero:
di Sion figlia giubila
con gioia incontenibile!

A te verrà magnanimo
il sommo re pacifico:
oh! non temere, accoglilo!
è mite e clementissimo.

Le turbe pronte accorrono
e attorno gli si stringono
tagliando via dagli alberi
i rami ancora teneri.

E quanti lo accompagnano,
Sospinti dallo Spirito
Osanna, insieme gridano,
a te, figliol di Davide!

Alcuni nella polvere
i manti a terra stendono,
e colti fiori candidi,
il suo cammino adornano.

Gerusalemme s'agita,
commosso ognuno palpita,
fanciulli scelti cantano
un doveroso ossequio.

Noi pure a tanto Giudice
incontro andiamo fervidi,
olivi e palme s'alzino
e i cuori a lui si prostrino.

Onore, impero e gloria
a te, Signore altissimo,
al Figlio ed al Paraclito,
per sempre in tutti i secoli. Amen.

 

 

Giunta la processione in chiesa, si cantano nel modo classico, i 12 Kyrie eleison, con la seguente:

 

ANTIFONA

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell'alto dei cieli!

 

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito santo.

Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

 

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell'alto dei cieli!

 

 

Il sacerdote si reca alla sede per celebrare la Santa Messa.