IL  CALENDARIO  ISLAMICO

 

 

 

 

Il calendario islamico lunare inizia il computo degli anni con la fuga (Hegira) di Maometto dalla Mecca verso Medina, fissata al 15 o 16 luglio del 622 d.C.

La dottrina fondata da Maometto e basata sui pilastri della professione di fede, della preghiera, dell'elemosina, del digiuno e del pellegrinaggio alla Mecca prevede sette feste.

 

 

MUHARRAM, primo mese dell'anno: è considerato un mese sacro durante il quale ricorre anche l'anniversario della nascita del Profeta.

 

SAFAR, mese di cattivo auspicio: è sconsigliato intraprendere l'umra (piccolo pellegrinaggio) prima della fine del mese. 

 

RAGIAB, è il settimo mese: adatto per compiere l'umra. È il mese in cui regna "la tregua di Dio" e fare la guerra durate il ragiab è sacrilegio. È in questo mese il mirag, "l'ascensione notturna" di Maometto.

 

SHABAN, mese consacrato alla memoria dei defunti. Una leggenda popolare racconta che nella notte del 15, viene scosso l'albero della vita e sulle foglie cadute sono scritti i nomi dei mortali destinati a morire nell'anno che comincia.

 

RAMADAN, è il mese del digiuno. La notte dal 26 al 27, lailat al-qadr, durante la quale ebbe luogo la Rivelazione, è definita dal Corano "più preziosa di mille mesi" (sura XCVII): gli angeli scendono sulla terra e la felicità vi regna fino all'aurora.

 

SHAWWAL, uno dei quattro mesi sacri, perché prossimo al pellegrinaggio alla Mecca. Gli altri sono dhu al-qada, dhu al-higgia e muharram. Nel  I° shawwal e nei successivi si celebra la "piccola festa" della interruzione del digiuno (Id al-fitr).

 

DHU AL-HIGGIA, il settimo l'ottavo e il decimo giorno del dodicesimo mese sono consacrati al pellegrinaggio alla Mecca e alle cerimonie religiose, come la "grande festa del sacrificio" (Id al-Kebir).

 

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