XIII STAZIONE
GESU' E' DEPOSTO DALLA CROCE
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Pres:
Ti
adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
LETTURA BIBLICA
Dal Vangelo secondo Matteo. (27, 57-58) Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato.
Dal Vangelo secondo Marco.
(15, 42-43. 46)
Dal Vangelo secondo Luca. (23, 50-52)
C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del
sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e
all'operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e
aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di
Gesù. Dal Vangelo secondo Giovanni. (19, 38-39) Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.
MEDITAZIONE (Card. Carlo Maria Martini)
Gesù è morto, il suo cuore viene trafitto dalla lancia del soldato romano e ne escono sangue e acqua: misteriosa immagine del fiume dei sacramenti, del Battesimo e dell’Eucaristia, dai quali, in forza del cuore trafitto del Signore, rinasce, sempre di nuovo, la Chiesa. A lui non vengono spezzate le gambe, come agli altri due crocifissi; così egli si manifesta come il vero agnello pasquale, al quale nessun osso deve essere spezzato (cfr. Es 12, 46). E ora che tutto è stato sopportato, si vede che egli, nonostante tutto il turbamento dei cuori, nonostante il potere dell’odio e della vigliaccheria, non è rimasto solo. I fedeli ci sono. Sotto la croce c’erano Maria, sua Madre, la sorella di sua Madre, Maria, Maria di Màgdala e il discepolo che egli amava. Ora arriva anche un uomo ricco, Giuseppe d’Arimatèa: il ricco trova come passare per la cruna di un ago, perché Dio gliene dona la grazia. Seppellisce Gesù nella sua tomba ancora intatta, in un giardino: dove viene sepolto Gesù il cimitero si trasforma in giardino, nel giardino dal quale era stato cacciato Adamo quando si era staccato dalla pienezza della vita, dal suo Creatore. Il sepolcro nel giardino ci fa sapere che il dominio della morte sta per finire. E arriva anche un membro del sinedrio, Nicodèmo, al quale Gesù aveva annunciato il mistero della rinascita da acqua e da Spirito. Anche nel sinedrio, che aveva deciso la sua morte, c’è qualcuno che crede, che conosce e riconosce Gesù dopo che è morto. Sopra l’ora del grande lutto, del grande ottenebramento e della disperazione, sta misteriosamente la luce della speranza. Il Dio nascosto rimane comunque il Dio vivente e vicino. Il Signore morto rimane comunque il Signore e nostro Salvatore, anche nella notte della morte. La Chiesa di Gesù Cristo, la sua nuova famiglia, comincia a formarsi. (Card. Joseph Ratzinger)
INVOCAZIONI A Cristo, che vive in eterno ed è sorgente della nostra vita, eleviamo fiduciosi la nostra preghiera, Kyrie eleison. Kyrie eleison.
Signore Gesù, che dalla croce ci insegni il perdono, Kyrie eleison. Kyrie eleison.
Signore Gesù, che hai dato te stesso per strapparci a questo mondo, Kyrie eleison. Kyrie eleison.
Signore Gesù, che sei stato trafitto per i nostri delitti, Kyrie eleison. Kyrie eleison.
PREGHIAMO Padre di infinita bontà e tenerezza, che mai ti stanchi di sostenere i tuoi figli e di nutrirli con la tua mano, donaci di attingere dal Cuore di Cristo trafitto sulla croce la sublime conoscenza del tuo amore, perché rinnovati con la forza dello Spirito portiamo a tutti gli uomini le ricchezza della redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Di dolori quale abisso! Presso, o Madre, al Crocifisso, voglio piangere con te. Tutti: Santa Madre, deh, voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore. |