XII  STAZIONE

 

GESU'  MUORE  SULLA  CROCE

 

 

 

Pres:  Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Tutti:  Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
 

 

LETTURA  BIBLICA

 

Dal Vangelo secondo Marco.

(15, 33-34. 37. 39)
Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì , Eloì , lema sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Ma egli, dando un forte grido, spirò.
Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!".

 

Dal Vangelo secondo Matteo.

(27, 45-50. 54)

Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: "Elì, Elì, lemà sabactàni", che significa: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: "Costui chiama Elia". E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: "Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!".E Gesù, emesso un alto grido, spirò.

Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!".

 

Dal Vangelo secondo Luca.

(23, 44-47)

Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò.
Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio: "Veramente quest'uomo era giusto".

 

Dal Vangelo secondo Giovanni.

(19, 28-30)

Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!". E, chinato il capo, spirò.

 

 

MEDITAZIONE
"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". C'e' qui tutta la drammaticità di ciò che Gesù vive sulla croce: una lotta sconvolgente tra la vita e la morte, tra la luce e le tenebre, tra la speranza e la disperazione, tra la riconciliazione e il muro dell'odio. Gesù vive questa lotta portandola fino allo spasimo nel suo corpo. Questa preghiera del salmo che Gesù fa sua è un lamento affettuoso, non una contestazione di Dio, è un lamento all'interno di una confidenza che mette in discussione la propria capacità di capire ciò che sta capitando. E' un nuovo modo, anche se più drammatico e misterioso, di far sentire la vicinanza che Gesù, come Figlio, ha con il Padre.

(Card. Carlo Maria Martini)

 

Sopra la croce di Gesù – nelle due lingue del mondo di allora, il greco e il latino, e nella lingua del popolo eletto, l’ebraico – c’è scritto chi è: il Re dei Giudei, il Figlio promesso di Davide. Pilato, il giudice ingiusto, è diventato profeta suo malgrado. Davanti all’opinione pubblica mondiale viene proclamata la regalità di Gesù. Gesù stesso non aveva accettato il titolo di Messia, in quanto avrebbe richiamato un’idea sbagliata, umana, di potere e di salvezza. Ma adesso il titolo può stare scritto lì pubblicamente sopra il Crocifisso. Egli così è davvero il re del mondo. Adesso è davvero “innalzato”. Nella sua discesa egli è salito. Ora ha radicalmente adempiuto al mandato dell’amore, ha compiuto l’offerta di se stesso, e proprio così egli ora è la manifestazione del vero Dio, di quel Dio che è l’amore. Ora sappiamo chi è Dio. Ora sappiamo com’è la vera regalità. Gesù prega il Salmo 22, che comincia con le parole: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Sal 22, 2). Assume in sé l’intero Israele sofferente, l’intera umanità sofferente, il dramma dell’oscurità di Dio, e fa sì che Dio si manifesti proprio laddove sembra essere definitivamente sconfitto e assente. La croce di Gesù è un avvenimento cosmico. Il mondo si oscura, quando il Figlio di Dio subisce la morte. La terra trema. E presso la croce ha inizio la Chiesa dei pagani. Il centurione romano riconosce, capisce che Gesù è il Figlio di Dio. Dalla croce egli trionfa, sempre di nuovo.

(Card. Joseph Ratzinger)

 

 

INVOCAZIONI

Invochiamo il Redentore, rinnovando l'adesione della nostra fede, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Signore Gesù, che sei morto per i nostri peccati e sei risuscitato il terzo giorno, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Signore Gesù, nostra speranza, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

Signore Gesù, venuto nel mondo per salvare i peccatori, Kyrie eleison.

Kyrie eleison.

 

 

PREGHIAMO

O Dio, che nell'ora della croce hai chiamato l'umanità a unirsi a Cristo, sposo e Signore, fa' che la santa Chiesa sperimenti la forza trasformante del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne. Per Cristo nostro Signore.

 


Sol:

Del Figliuolo tuo trafitto

per scontare il mio delitto,

condivido ogni dolor.

Tutti:

Santa Madre, deh, voi fate,

che le piaghe del Signore

siano impresse nel mio cuore.